mercoledì 14 novembre 2012

Vi racconto il mio primo viaggio a piedi nel deserto marocchino


La "camminata dell'attenzione" 
mi ha salvato la vita, nella mia prima esperienza a piedi nel deserto marocchino.

Sono partita sei anni fa, senza sapere con chi andavo,  dove andavo. 
Sapevo solo che la signorina dall'altra parte del filo mi diceva che c'era ancora un solo posto disponibile. Era un trekking nel deserto marocchino. Avevo poco più di un mese prima della partenza e dovevo prepararmi. Non avevo mai fatto un trekking di 7 giorni, soprattutto in un ambiente così particolare. Preparo la valigia con molta cura, scarponcini leggeri ma alti alla caviglia, sacco a pelo di piumino prestato da mia sorella, pacco di rimedi omeopatici, Arnica per i traumi fisici e psichici, Belladonna per i colpi di sole, Apis per punture di insetti, 
China per dissenteria, Nux Vomica per mal di stomaco e per stitichezza, 
sali del Mar Morto per ogni altra evenienza, cerotti di vario tipo, creme protettive per il sole, collirio etc.


Il giorno della partenza sono molto emozionata, si parte da Malpensa. 
Arrivo in aeroporto e qualcuno mi chiede se posso portare in aggiunta al mio bagaglio una borsa con delle scarpe per i bambini delle Casbah. Dico subito di si, ma quando arrivo al Check In mi rendo conto che la confusione è totale. Guardo la mia valigia partire sul nastro trasportatore, cerco di farle il solito cerchio d'oro, che uso come protezione, ma non ci riesco, ho come la sensazione che non la rivedrò mai più.

Arriviamo all'Aeroporto di Ouarzazate (aeroporto del deserto) e mancano alcune valigie del gruppo, compresa la mia. A quel tempo c'era un solo volo al giorno in arrivo da Casablanca, quindi bisognava aspettare la sera dopo a mezzanotte per recuperare le valigie non arrivate. Ma io dico alla guida che la mia non sarebbe mai arrivata e quindi gli chiedo di accompagnarmi in un bazar a Zagora per comprare alcune cose essenziali. 
E lì comincia il vero viaggio....
Tutti i compagni di viaggio mi dicono che sono pazza ad affrontare un trekking nel deserto di 7 giorni con le cose che porto addosso. Ma io sono tranquilla, so che lo devo fare, e che l'Universo mi aiuterà. E come per incanto tutto quello di cui ho bisogno arriva. Nel bazar delle donne marocchine trovo dei mutandoni di cotone, delle magliette a maniche lunghe di un ottimo cotone, un grosso pile per la notte, una tuta per dormire, 
dei calzetti. Ma niente scarponi, nè sacco a pelo.
La giornata  di trekking inizia con la scalata di una piccola catena montuosa ed io cammino con le mie scarpette della Geox. I miei compagni di viaggio pensano che non posso resistere a lungo e che alla fine sarei salita sul dromedario. 
Ma come per incanto la nostra accompagnatrice mi da un paio di vecchie Clark, proprio del mio numero. Sono stata l'unica a non avere problemi ai piedi.
Dopo alcune ore di camminata la fatica si fa sentire. Non ho alcuna esperienza di trekking, il terreno è accidentato, il vento contrario. Allora mi ricordo che un giorno, molti anni prima nella giungla di Tikal avevo affrontato una marcia all'interno della giungla in mezzo ai serpenti più velenosi della terra. Fin da bambina ho sempre avuto la "fobia" dei serpenti anche quelli piccoli. In quella occasione eravamo un gruppo di 15 persone e la nostra guida ci apriva il passaggio con il macete. Lì ho sperimentato per la prima volta 
la "Camminata dell'attenzione"
e dopo solo un paio d'ore camminavo libera da ogni paura. 
Quindi nel deserto ho cominciato a seguire la nostra guida, un ragazzone alto e grosso, e ho cercato di seguire il suo passo, il suo ritmo e il suo respiro. 
Arrivati al campo dopo 8 ore di camminata, 
ero in assoluto la persona meno stanca del gruppo. 
Poi la sera , la temperatura scende vicino allo zero, dormire in tenda con solo le coperte dei dromedari è molto scomodo e rischio di avere freddo. 
Dopo cena attorno al fuoco, arriva un signore Berbero, barbuto, che mi da 
il suo sacco a pelo. Un vecchio sacco a pelo militare, che va benissimo.
Allora lì ho capito che non serve nulla. E' bastata  la mia borsa di plastica da due euro, con dentro le cose essenziali, per fare il mio primo trekking nel deserto.  
Tutto quello che era rimasto nella valigia dispersa non mi sarebbe servito. 
Una grande lezione per me che vivo nella società del superfluo!
Il deserto ci porta all'essenziale, ci fa vivere gli antichi valori, ci insegna ad affidarci e a 
 ritrovare il nostro vero sé.
Al ritorno in Italia, ero talmente felice che la gente si fermava per la strada per guardarmi. Come dicevano i miei amici 
"camminavo a un metro da terra".
Ed è stato allora che ho avuto l'ispirazione di creare un'associazione che si chiama 
Un passo dopo l'altro
Ogni anno, da tre anni, andiamo a camminare in modo responsabile nel deserto, per ritrovare noi stessi, i veri valori della vita e la gioia nel cuore. 
I nostri non sono dei veri trekking, camminiamo sole poche ore al giorno, ma godiamo al massimo di tutti i benefici che il deserto ci può dare, 
in un percorso interiore oltre che esteriore.

Anche quest'anno a Capodanno saremo là, sempre nello stesso posto, 
nella Valle del Draa, fra i palmeti, le dune, gli alberi di tamerici, 
e i lunghi silenzi e i grandi spazi. E negli ultimi due giorni vivremo la magia di Marrakech.

Un viaggio pensato per godere dei forti contrasti del Marocco, dalle strade brulicanti di vita e di colori, al silenzio del deserto, dormire in una tenda berbera, vivere con i dromedari, e gli uomini del deserto, alla vita piena di colori e di suoni di Marrakech, con i suoi Suq (mercati).

Se venite con me, c'è ancora qualche posto, 
telefonatemi
Graziella

giovedì 8 novembre 2012

Capodanno a piedi nel deserto marocchino, 26 dicembre-5 gennaio 2013

Camminare in silenzio per ritrovare 
se stessi, la pace e la gioia nel cuore.


Da Mercoledì 26 Dicembre a Sabato 5 Gennaio 2013

Camminare nel deserto al seguito di una carovana di dromedari, accompagnati da Ali e da Habib, uomini del deserto, è un'esperienza davvero unica e indimenticabile.
Alterneremo momenti di Camminata in silenzio, camminata in fila indiana, camminata da occhi chiusi, sempre "un passo dopo l'altro", nel "qui e ora", a momenti di camminate libere, ognuno con i suoi tempi, sempre sotto l'occhio attento delle guide.
Camminando ansie e preoccupazioni scivoleranno via. Lasceremo dietro di noi tutto quello che è superfluo, quello che non ci serve più, per trovare, nella semplicità del deserto, i veri valori della vita.
Dormiremo in tende, mangeremo sotto le stelle e ogni sera tutti attorno al fuoco, canteremo antiche melodie del deserto, al ritmo dei tamburi.
Gli ultimi due giorni ci immergeremo nei suoni e nei colori di Marrakech, con il suo grande mercato (Souq), passeggeremo nella sua antica Medina. 
Tutti sono in grado di farlo, basta un livello iniziale di consapevolezza, capacità di adattamento e la voglia di essere felici.

lunedì 1 ottobre 2012

A cena con Habib


Cari amici,

oggi arriva a Bologna, direttamente dal deserto, il nostro socio, amico e cuoco Habib Balatif.

Habib ci insegnerà tutti i segreti della sua cucina con le spezie, in un:

Corso di cucina che si terrà sabato 6 ottobre dalle ore 14.00 presso il Giardino Botanico Nova Arbora di Badolo. 
Alle ore 20.30 ci sarà una Cena con le Spezie aperta a tutti.


Il padre, cuoco anch'egli, ha fondato negli anni '50, il "Restaurant du Sud" a Tagounite, in pieno deserto, ristorante che adesso gestisce Habib e due dei suoi figli maschi. 
Habib Balatif è una persona speciale. Lui ha fatto, della sua vita nel deserto, uno stile di vita. E' una persona colta, curiosa e positiva. Il suo sorriso ti cattura, la sua calma e la sua saggezza ti stupiscono ogni volta. Sempre attivo, sempre positivo, riesce a farti sentire a tuo agio in qualsiasi situazione. Sembra nato per "nutrire" gli altri.

I suoi piatti non nutrono soltanto il corpo ma anche l'anima
Famosi sono i suoi centrifugati, i suoi Tajine e i suoi Cous cous.
Sarà nostro ospite per tutto il mese di ottobre, salvo dal 23 al 29, periodo in cui parteciperà, come rappresentante della cucina marocchina, al Salone del Gusto di Torino, invitato da Terra Madre, per iniziativa di Slow Food International.
  
VENITE A CONOSCERLO!!
VENITE A CONOSCERE LA SUA CUCINA!!



Per poter aderire alle iniziative è necessario essere soci dell'associazione di promozione sociale Un Passo dopo l'altro.
Tessera Associativa 2012 Euro 5,00



Il contributo per il corso è di 25,00 Euro.

Il contributo per la Cena è di 25,00 Euro
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI
Graziella Bertozzi
3483906042 


TAJINE DI KEFTA (Polpette speziate)
Ricetta per due persone 





Ingredienti:
250 gr. di carne macinata
1 spicchio di aglio
1 cipolla media
prezzemolo
1 pomodoro
coriandolo
peperoncino dolce in polvere
pepe nero
cumino
sale
un quarto di olio di oliva
50 gr. di riso

Come procedere:
Impastate la carne con il riso, l'aglio, il prezzemolo, il coriandolo, sale, pepe e il cumino e fate delle piccole polpette.
In un tegame mettete a cuocere una cipolla tritata, un pomodoro tagliato in piccoli pezzi, un cucchiaio di olio di oliva, un cucchiaino di zenzero in polvere, e lasciate cuocere per 10 minuti,  aggiungete le polpette e un bicchiere d'acqua, lasciate cuocere a fuoco lentissimo per 15 minuti.
Guarnire con un limone (meglio se caramellato) e olive verdi e rosse.

Ringraziamo il nostro cuoco marocchino Habib Balatif, per questa splendida ricetta. Continuate a seguirci per conoscere altre ricette e trucchi della cucina marocchina

Forse vi può interessare anche questo articolo:
Ricetta per il pollo al limone caramellato o 
ricetta per un perfetto Cous cous marocchino


POLLO AL LIMONE CARAMELLATO


POLLO AL LIMONE CARAMELLATO

Ricetta per due persone


Ingredienti:

400 gr. di pollo
500 gr. di cipolle
3 limoni caramellati
Un cucchiaino di zenzero in polvere
5 gr. di cannella in polvere
Uno spicchio di aglio
5 gr di pepe nero
5 gr. di zafferano in polvere
Olive verdi e rosse
Olio di oliva extravergine
Prezzemolo, coriandolo q.b.

Come procedere:
In una zuppiera mettere il pollo a marinare per 10 minuti aggiungendo un bicchiere di acqua calda con le spezie, il prezzemolo tritato e il coriandolo. Intanto fate ammorbidire sul fuoco, in un tegame con olio di oliva, la cipolla tritata e lo spicchio d'aglio. Dopo la marinatura, mettete a cuocere, per venti minuti, aggiungete al pollo i due limoni tritati, togliendo i semi e lasciando un po’ della pelle gialla.
Guarnire con pezzi restanti, tagliati grandi, del limone, le olive verdi e rosse come decorazione e servire.

Ringraziamo il cuoco marocchino, Habib Balatif per la ricetta.


martedì 25 settembre 2012

10 GIORNI A PIEDI NEL DESERTO MAROCCHINO CON GRAZIELLA, ALI E HABIB dal 26 dicembre al 5 gennaio 2013


Un percorso che ci porta dentro e fuori di noi, per vivere
un'esperienza unica e indimenticabile.


Camminiamo quattro o cinque ore al giorno, per sette giorni, in silenzio, guidati da Graziella che ha una lunga esperienza nelle tecniche di "camminate consapevoli", come la "camminata dell'attenzione" che ci ricarica di energia ad ogni passo.
Camminare insieme e in fila, ci consente di diventare un unico organismo, come un millepiedi, che si snoda su un terreno sempre diverso. In questo modo cresce l'energia del gruppo e ognuno sente di farne parte. Il deserto ci aiuta a sentirci parte del tutto, nella sua grandezza e immensità, ci sentiamo piccoli ma potenti.

Impariamo così ad attivare tutti i sensi, soprattutto quelli che usiamo poco, come l'olfatto, il tatto, l'udito, cercando di limitare la vista, per rimanere ad ogni passo nel presente, un passo dopo l'altro. Così possiamo apprezzare il profumo della terra, il suono del vento, il vento che ci accarezza il corpo mentre camminiamo. Dopo un certo tempo, non avvertiamo più il peso del nostro corpo,
ci sentiamo leggeri e pieni di energia.

Basta guardare la nostra guida Ali che, quando cammina, quasi non tocca terra.
Seguendo il dromedario impariamo il suo ritmo e il suo passo, calmo, sicuro, verso la meta.
E poi dopo cena, ci ritroviamo tutti attorno al fuoco, con i nostri cammellieri che ogni sera ci regalano suoni e antichi canti berberi, sotto un cielo con miliardi di stelle sfavillanti
che ci sembrerà di poter toccare con un dito.
Si mangia per terra, su un grande tappeto e una tovaglia, si dorme in tenda su dei materassini 
coi nostri sacchi a pelo.

Il nostro cuoco, Habib, ci prepara cibi freschi, come le belle insalate marocchine per pranzo, e le zuppe del deserto la sera, ogni sera una diversa. Alla sera ci prepara anche magnifici tajine.
La cerimonia del the ci accompagna in ogni momento. Sul fuoco c'è sempre una teiera per il the e una teiera per la verbena. Al tramonto i nostri amici preparano per noi il pane, improvvisando un forno nella sabbia e, ogni mattina facciamo colazione con il pane fresco, marmellate, 
spremute di arance, miele etc.

Chi vorrà potrà alzarsi all'alba per godere dell'energia del sole che nasce e la sera
vedremo tramonti infuocati.


I nostri accompagnatori, cammellieri e dromedari, si occupano di tutto, a noi non resta che camminare, meditare, mangiare e dormire.

Ultimi 2 giorni a Marrakech


Per raggiungere Marrakech attraverseremo la catena dell'alto Atlante con cime innevate, villaggi fatti di terra, montagne che ci appaiono come sculture modellate dal vento, un paesaggio surreale.

Il Marocco è una fiaba a cielo aperto, un libro in cui sono raccontate vicende appassionante. Il suo mistero si dipana tra le dune del deserto, attraversa le pietre delle città antiche, dei minareti e delle moschee e si diffonde attraverso il canto dei muezzin che richiamano i fedeli alla preghiera. Nel cuore di questa terra sorge la città a cui deve il suo nome: 
Marrakech, conosciuta nel Medioevo come "Città di Marocco", deve il suo nome alle parole berbere Mur-Akush, ovvero "Terra di Dio".

Qui antico e nuovo, natura incontaminata e intervento umano si fondono come in una vera 
opera d'arte. Le vette incappucciate di neve dei monti dell'Alto Atlante fanno da scenografia a una città in continuo fermento, dove la famosa piazza cittadina, Jema'a el-Fnaa, sonnecchia di giorno per risvegliarsi dopo il tramonto e trasformarsi in un palcoscenico di giocolieri e cantastorie, maghi e acrobati. Avvolti dai profumi speziati e dalle melodie marocchine, tra i colori di una città in cui luce e sole la fanno da padroni, i sensi resteranno ammaliati, come stregati dagli incantatori di serpenti. Come il resto del Marocco, Marrakech racconta una storia che sa di eternità, fatta 
di passioni e contrasti, scontri culturali che l'hanno resa magica e intensa.



PROGRAMMA DI MASSIMA

mercoledì 26 dicembre 2012.
Partenza dall'Italia
Arrivo a Casablanca. Punto di incontro
Per tutti - Partenza da Casablanca Ore 21.40 con volo Royal air Maroc
Arrivo a Ouarzazate 22.50
Pernottamento in Hotel a Ouarzazate
giovedì 27 dicembre
colazione in hotel
partenza in pulmino per Tagounite
arrivo a Tagounite e pranzo nel Ristorante del nostro cuoco Habib
dopo pranzo due ore circa di cammino per raggiungere il campo tendato fisso
cena e pernottamento nel campo tendato

da venerdì 28 dicembre a giovedì 3 gennaio

A piedi al seguito della nostra carovana di dromedari lungo la valle del Draa, fra palmeti, 
alberi di tamerici e vari tipi di deserto.
Si incontreranno vari tipi di deserto, il reg (sassoso/montagnoso) hammadadu Draa (piatto con sassolini appuntiti) e l' Erg delle grandi dune (Mer du sable).
Per sei giorni non incontreremo nessuno e vivremo la vita dei nomadi.
L'ultimo giorno visiteremo una antica Casbah e chi vuole potrà visitare anche il museo dei tappeti 
della Valle del Draa.

Il 31 dicembre grande festa di Capodanno, con canti, suoni e spettacolo.

Giovedì 3 gennaio
Partenza in pulmino per Marrakech, con pranzo sull'Alto Atlante.
Arrivo in serata.
Serata libera.

Venerdì 4 gennaio
Giornata libera per visitare Marrakech e il suo famoso mercato.
Serata col gruppo in ristorante tipico marocchino con danza del ventre.

Sabato 5 gennaio - Rientro in Italia

Per maggiori informazioni contattateci a info@unpassodopolaltro.com

mercoledì 12 settembre 2012

2 giorni a Marrakech, durante il nostro viaggio a piedi nel deserto marocchino


10 giorni a piedi fra le dune della valle del Draa. 
Attraverseremo le Montagne dell'Alto Atlante  per raggiungere Marrakech.

Un famoso proverbio marocchino dice che "le tempeste dell'anima sono peggiori delle tempeste di sabbia". Gli stessi moti - di sabbia e dell'anima - agitano da sempre il Marocco, terra che appartiene all'Africa ma si avvicina all'Europa, che sulle cartine geografiche appare come un viso che si protende verso la vicina Spagna con un bacio che non la raggiungerà mai.
Il Marocco è una fiaba a cielo aperto, un libro in cui sono raccontate vicende appassionante. Il suo mistero si dipana tra le dune del deserto, attraversa le pietre delle città antiche, dei minareti e delle moschee e si diffonde attraverso il canto dei muezzin che richiamano i fedeli alla preghiera. Nel cuore di questa terra sorge la città a cui deve il suo nome: Marrakech, conosciuta nel Medioevo come "Città di Marocco", deve il suo nome alle parole berbere Mur-Akush, ovvero "Terra di Dio". 

Venditore di cappelli nel Famoso mercato di Marrakech(Suq)

Qui antico e nuovo, natura incontaminata e intervento umano si fondono come in una vera opera d'arte. Le vette incappucciate di neve dei monti dell'Alto Atlante fanno da scenografia a una città in continuo fermento, dove la famosa piazza cittadina, Jema'a el-Fnaa, sonnecchia di giorno per risvegliarsi dopo il tramonto e trasformarsi in un palcoscenico di giocolieri e cantastorie, maghi e acrobati. Avvolti dai profumi speziati e dalle melodie marocchine, tra i colori di una città in cui luce e sole la fanno da padroni, i sensi resteranno ammaliati, come stregati dagli incantatori di serpenti. Come il resto del Marocco, Marrakech racconta una storia che sa di eternità, fatta di passioni e contrasti, scontri culturali che l'hanno resa magica e intensa.

Durante il nostro  VIAGGIO A PIEDI NEL DESERTO MAROCCHINO, dal 26 dicembre al 5 gennaio 2013,   gli ultimi due giorni li trascorreremo a MarrakechSoggiorneremo in un antico Riad all'interno della Medina a due passi dalla famosa Piazza, per poterci godere lo spettacolo che offre.

NON PERDERTI QUESTA SPLENDIDA OCCASIONE!




venerdì 7 settembre 2012

Cibo e Guarigione, il Marocco con le sue spezie arriva a Bologna



Tutti i nostri percorsi hanno come scopo quello di ritrovare e mantenere un equilibrio fisico, emozionale e spirituale. Particolare attenzione è stata data alla cura dell’alimentazione attraverso l’esperienza del "Protocollo Alimentare", ma anche nei nostri viaggi dove l’alimentazione fa sempre parte del percorso di guarigione e di trasformazione delle nostre abitudini. Nel giugno scorso grande successo ha riscosso la cena “Cibo e colore” che abbiamo organizzato in collaborazione con Ailight della nostra socia Iliana Manfredi nel giardino botanico di Nova Arbora.
Anche quest’anno daremo particolare risalto all’educazione alimentare attraverso un programma di cene e di corsi per imparare ad alimentarci in modo consapevole ed  equilibrato.

La Rassegna:
"Cibo e guarigione"
"Le spezie, proprietà e uso in cucina"


 
Avrà luogo dal 1 ottobre al 5 novembre. Sono previsti corsi per apprendere le proprietà terapeutiche delle spezie e per imparare ad introdurre l'uso delle spezie nella cucina di ogni giorno.
In particolare il mese di ottobre sarà nostro ospite il nostro socio e operatore Habib Balatif, cuoco del deserto marocchino, cuoco di Terra Madre, che collabora con Slow Food International e che ci insegnerà come usare le spezie e i piatti della cucina del deserto marocchino, nella vita di tutti i giorni. Come è noto le spezie, se usate bene,  hanno qualità antiossidanti e depurative per l’organismo perchè stimolano la secrezione degli enzimi digestivi.
Usare  la curcuma, il cumino, lo zenzero, il peperoncino, il curry, ogni giorno, oltre ad arricchire di sapori nuovi la nostra cucina, ci garantisce una migliore salute e benessere.

Per ora le date previste per i corsi teorico-pratici sono:
sabato 6 ottobre e sabato 20 ottobre presso Nova Arbora a Badolo.
Il corso si articolerà in sedute teoriche sulle proprietà delle spezie e loro provenienza condotte da me e una parte pratica dove impareremo a usare le spezie preparando piatti della cucina dal mondo sotto la guida del nostro cuoco Habib Balatif.
A breve vi verrà inviato un programma più dettagliato!





lunedì 25 giugno 2012

COUS COUS DEL DESERTO MAROCCHINO






Ricetta di Habib Balatif  per Un Passo dopo l'altro.
(cuoco di Terra Madre collabora con Slow food International)

aprile 2010


PER 2 PERSONE
E' necessaria una couscoussiera oppure una vaporiera.

Mettere 250 gr. di Cous cous in una zuppiera e lavorare con ¼ di bicchiere di olio di oliva poi aggiungere 2 bicchieri di acqua e lavorare.
(vedi preparare la salsa prima di procedere)

PREPARARE LA SALSA
Nel tegame della vaporiera:

Una cipolla media
1 Peperone giallo/rosso
1 Pomodoro tagliato
Sale quanto basta
Zenzero (punta di un cucchiaio)
Pepe nero (punta di un cucchiaio)
Zafferano (oppure curcuma punta di un cucchiaio)
Peperoncino dolce in polvere (punta di un cucchiaio)

Mettere tutto nella vaporiera
Quando la salsa comincia a rapprendersi, aggiungere 1 litro di acqua 
e mettere a il Cous cous sulla parte alta coi buchi. 
Quando si sente l'odore del Cous cous, toglierlo dalla vaporiera, 
metterlo in una zuppiera e lavorarlo con olio di oliva e acqua calda.
Quando si toglie il Cous cous per la prima volta aggiungere:
carote, rape, prima e poi all'ultimo melanzane, zucchini, cavolo.
Lasciare cuocere per una ventina di minuti, 
con il Cous cous sopra la salsa di verdure.

Alla fine togliere le verdure dalla salsa.
Stendete il cous cous in una grande zuppiera, con i bordi bassi, 
e aggiungere le verdure sopra in ordine. Servire con la salsa a parte 
che va aggiunta in ogni piatto a piacere.

Buon appetito!

venerdì 22 giugno 2012

A piedi o a dorso di un dromedario nel deserto marocchino a seguito di una carovana berbera


Camminare a piedi giorni e giorni nel deserto del Marocco per ritrovare se stessi, la gioia e la pace nel cuore .

Quelli che vi proponiamo sono una tipologia di viaggi molto particolari, viaggi esperienziali
Con la nostra Associazione e Graziella Bertozzi, promotrice e fondatrice dell’associazione di promozione sociale, Un passo dopo l’altro, abbiamo deciso di focalizzarci sui viaggi a piedi nel deserto marocchino, percorrendo la Valle del Draa durante il periodo invernale e la parte dove il deserto incontra l'oceano durante il periodo estivo, toccando tutti gli aspetti che questa terra offre. Un viaggio nel deserto ti fa ritrovare la pace interiore e il desiderio di condividere quest’esperienza con altre persone.



Graziella ci racconta: "Quando decisi di partire per la prima volta per questo viaggio stavo affrontando un momento particolarmente difficile della mia vita, dovevo andarmene per un po’ e cercare nuove fonti di ispirazione. È stata un’esperienza indimenticabile che ho deciso di trasmettere ad altre persone portandole direttamente nei luoghi della mia rinascita.” 


L’idea che sta alla base dei viaggi esperienziali nel deserto marocchino è quella di un itinerario diverso da quello che normalmente propongono le guide turistiche, per vivere completamente questo territorio, immersi nei suoi suoni, nei suoi odori e nelle sue tradizioni. È una camminata nel deserto di una decina di giorni, in un gruppo di 10 persone, tra le leggende Berbere raccontate davanti al fuoco, i cieli stellati e il misticismo di questo luogo. Si propongono momenti di meditazione, respirazione e camminate consapevoli, come la camminata dell’attenzione e quella del silenzio, dove il viaggiatore è libero di lavorare in solitudine alla ricerca di se stesso. 


I nostri viaggi si rivolgono a tutti coloro che vogliono vivere un’esperienza appagante e avventurosa: si dorme in tenda. Non è sicuramente un viaggio semplice da affrontare sia perché camminare nel deserto è veramente faticoso, sia perché non tutti sono disposti a mettersi in gioco completamente, sfidando se stessi anche mentalmente oltre che fisicamente. La prossima partenza è in programma per il 26 di Dicembre, con ritorno in Italia il 5 gennaio. Si parte per raggiungere la valle del Draa e qui comincia l’esperienza di dormire in tenda avvolti nel silenzio tra le dune. Camminando ansie e preoccupazioni scivoleranno via, lasciando dietro di noi tutto quello che è superfluo, quello che non ci serve più, per ritrovare nella semplicità del deserto, i veri valori della vita. Gli ultimi due giorni ci immergeremo nei suoni e nei colori di Marrakech, con il suo grande mercato (Souq), passeggeremo nell’antica Medina e si dorme in un Riad. 

  
Tutti sono in grado di farlo, basta un livello iniziale di consapevolezza, capacità di adattamento e la voglia di esser felici. Si trascorreranno indimenticabili serate davanti al fuoco, con qualcuno che inizia a suonare e cantare e poi tutti in piedi a ballare sotto le stelle. Anche se si è perfetti sconosciuti, ci si sentiti uniti da quei suoni. E soprattutto, quando si torna ti rimane nel cuore il contatto con le persone, sia del gruppo sia le guide con Ali in testa e il nostro cuoco Habib, il loro rito del the a cui sei sempre invitato e che dimostra una’accoglienza e un’ospitalità per noi indimenticabile. Durante il viaggio oltre a Graziella ci sarà anche il nostro insuperabile cuoco Habib, un vero cuoco berbero, che fa parte della rete di Terra Madre e che collabora con Slow Food Internazionale, che ci delizierà con i suoi piatti sani, leggeri e purificant
i. Ci sarà anche Ali, guida certificata, uomo del deserto e profondo conoscitore della cultura e delle tradizioni del deserto e dei suoi abitanti.



Lasciateci in commento, scrivete cosa ne pensate e chiedeteci qualsiasi cosa siamo qui per soddisfare le vostre curiosità!